STORIA DELLA VILLE LUMIéRE
L'antico nome della città Lutece , indica che
nella zona vi erano delle paludi, ma diversamente da quanto
ciò possa far pensare, la zona non era paludosa, bensì molto fertile. Tribù
celtiche furono stanziate per molti secoli in un'ansa della Senna. I romani vi stabilirono un proprio
insediamento e lo chiamarono Lutetia Parisiorum. Conquistata e pacificata la
Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile
civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali,
le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai
romani. Lutetia si sviluppa molto, nel IV secolo la città inizia ad
essere chiamata Paris. Il XII e il XIII secolo
vedono Parigi al centro di una forte crescita economica, e la corporazione dei
mercanti come sua protagonista. A metà del XIV secolo, Parigi cerca di fare la
propria politica municipale: ha già più di centocinquantamila abitanti e,
attraverso sollevazioni e alleanze (la guerra dei cent'anni) mostra di non voler
rinunciare alla propria indipendenza.
Sotto i Borboni, Parigi è scenario e protagonista della Fronda: Luigi XIV
sposta la corte a Versailles, per sottrarsi in un solo colpo agli intrighi dei
nobili e alle barricate del popolo parigino e procedere liberamente nella
propria politica accentratrice. Alla vigilia della Rivoluzione Parigi conta oltre seicentomila abitanti.
Lo spirito di ribellione e
d'indipendenza dei parigini viene di nuovo duramente represso, per più di un
anno, tra il 1793 e il 1794, le piazze di Parigi ospitano il lavoro indefesso
della ghigliottina. Nel 1845 la città supera il milione di abitanti , L'estetica
viene sempre più rifinita. In trent'anni la città raddoppia e nel 1876
arriva a due milioni, nonostante la guerra con la Prussia e il disastro della
Comune. A quest'epoca risalgono alcuni famosi monumenti come la Torre Eiffel e
la Basilica del Sacro Cuore a Montmartre. La città continua a crescere.
All'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, la battaglia della Marna la
salva dall'invasione tedesca, ma non andrà così nel 1940, quando il Terzo Reich
occupa la città dichiarandola città aperta. Hitler, appassionato di
architettura, ha sempre ammirato Parigi usandola come riferimento per la
costruzione della nuova Berlino. Tuttavia, nell'agosto del 1944 - in vista
dell'invasione americana - ordina al governatore della città la distruzione dei
ponti sulla Senna e dei monumenti. Nei drammatici giorni della sua liberazione,
Parigi insorge. Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire praticamente
intatta dalla seconda guerra mondiale: infatti, non essendo snodo di ferrovie
militari né sede di fabbriche (collocate solo in periferia), fu risparmiata dai
bombardamenti. La città torna a dedicarsi al proprio sviluppo: nel 1970 si ha la creazione
delle 13 università della Région parisienne, nel 1977 l'inaugurazione del Centre
Pompidou, nel 1986 l'inaugurazione del Museo d'Orsay e nel 1989,
nel bicentenario della Rivoluzione, l'inaugurazione della Pyramide del
Louvre, della Grande Arche de la Défense e dell'Opéra Bastille.
nella zona vi erano delle paludi, ma diversamente da quanto
ciò possa far pensare, la zona non era paludosa, bensì molto fertile. Tribù
celtiche furono stanziate per molti secoli in un'ansa della Senna. I romani vi stabilirono un proprio
insediamento e lo chiamarono Lutetia Parisiorum. Conquistata e pacificata la
Gallia, Lutetia diventa una città romana, nelle aspirazioni e nello stile
civile: il sito è in posizione favorevole per i commerci e i traffici fluviali,
le popolazioni locali sono avvantaggiate dall'espansione economica portata dai
romani. Lutetia si sviluppa molto, nel IV secolo la città inizia ad
essere chiamata Paris. Il XII e il XIII secolo
vedono Parigi al centro di una forte crescita economica, e la corporazione dei
mercanti come sua protagonista. A metà del XIV secolo, Parigi cerca di fare la
propria politica municipale: ha già più di centocinquantamila abitanti e,
attraverso sollevazioni e alleanze (la guerra dei cent'anni) mostra di non voler
rinunciare alla propria indipendenza.
Sotto i Borboni, Parigi è scenario e protagonista della Fronda: Luigi XIV
sposta la corte a Versailles, per sottrarsi in un solo colpo agli intrighi dei
nobili e alle barricate del popolo parigino e procedere liberamente nella
propria politica accentratrice. Alla vigilia della Rivoluzione Parigi conta oltre seicentomila abitanti.
Lo spirito di ribellione e
d'indipendenza dei parigini viene di nuovo duramente represso, per più di un
anno, tra il 1793 e il 1794, le piazze di Parigi ospitano il lavoro indefesso
della ghigliottina. Nel 1845 la città supera il milione di abitanti , L'estetica
viene sempre più rifinita. In trent'anni la città raddoppia e nel 1876
arriva a due milioni, nonostante la guerra con la Prussia e il disastro della
Comune. A quest'epoca risalgono alcuni famosi monumenti come la Torre Eiffel e
la Basilica del Sacro Cuore a Montmartre. La città continua a crescere.
All'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, la battaglia della Marna la
salva dall'invasione tedesca, ma non andrà così nel 1940, quando il Terzo Reich
occupa la città dichiarandola città aperta. Hitler, appassionato di
architettura, ha sempre ammirato Parigi usandola come riferimento per la
costruzione della nuova Berlino. Tuttavia, nell'agosto del 1944 - in vista
dell'invasione americana - ordina al governatore della città la distruzione dei
ponti sulla Senna e dei monumenti. Nei drammatici giorni della sua liberazione,
Parigi insorge. Parigi è l'unica metropoli europea ad uscire praticamente
intatta dalla seconda guerra mondiale: infatti, non essendo snodo di ferrovie
militari né sede di fabbriche (collocate solo in periferia), fu risparmiata dai
bombardamenti. La città torna a dedicarsi al proprio sviluppo: nel 1970 si ha la creazione
delle 13 università della Région parisienne, nel 1977 l'inaugurazione del Centre
Pompidou, nel 1986 l'inaugurazione del Museo d'Orsay e nel 1989,
nel bicentenario della Rivoluzione, l'inaugurazione della Pyramide del
Louvre, della Grande Arche de la Défense e dell'Opéra Bastille.